5G e compiti di Arpae
L'Agenzia ambientale dell'Emilia-Romagna (Arpae) garantisce il supporto agli Enti locali per le attività di autorizzazione e controllo delle sorgenti di campi elettromagnetici.
L'installazione di impianti per le comunicazioni elettroniche, nel rispetto dei limiti e valori fissati dal DPCM 08/07/2003, prevede la procedura di autorizzazione comunale o la presentazione della Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA), con modalità definite dal Codice delle comunicazioni elettroniche (Decreto 259/03 e s.m.i), previo accertamento da parte di Arpae della compatibilità del progetto con i limiti di esposizione, il valore di attenzione e gli obiettivi di qualità definiti dalla normativa citata. Procedure semplificate sono previste in caso di impianti con caratteristiche in termini di dimensioni e di potenza emessa rispettano i criteri definiti dall'art. 35 comma 4 del DL n 98 del 06/07/2011 (convertito con L. n. 111 del 15/07/2011), specificatamente la superficie radiante inferiore a 0.5 m² e potenza inferiore a 10 W; tali impianti, a bassa potenza e ridotte dimensioni, vengono considerati di minore impatto sia urbanistico che radioprotezionistico.
Nell'effettuare le proprie valutazioni preventive e le misure, Arpae si attiene, oltre che alla normativa statale e regionale, anche alle linee guida del Snpa (Sistema nazionale prevenzione ambientale), di cui fanno parte le Arpa del territorio nazionale e che recepiscono i contenuti delle norme tecniche internazionali.
Anche per l'implementazione degli impianti 5G, le attività di Arpae si concretizzano in una:
- fase preventiva vincolante: pareri tecnici di compatibilità delle emissioni rispetto ai valori limite, prima dell'installazione dell'impianto o della sua modifica;
- fase di controllo, dopo la realizzazione, in condizioni di esercizio.