Procedura per l’emissione del bollettino delle misure emergenziali

Riferimenti normativi e definizione della procedura per l’emissione del bollettino delle misure emergenziali previste dal Piano Aria della Regione Emilia-Romagna e dall’Accordo di bacino padano.

Definizione della procedura per l’emissione del bollettino delle misure emergenziali previste dal Piano Aria della Regione Emilia-Romagna 

In considerazione del fatto che l’attivazione e la revoca delle misure devono seguire prontamente l’andamento della qualità dell’aria, anche con lo scopo di diminuire, mediante una azione preventiva, l'intensità e il numero di superamenti del limite giornaliero per il PM10, l'emissione del bollettino delle misure emergenziali è basata sulle previsioni prodotte dalle catene modellistiche sviluppate e gestite da Arpae.

Riferimenti normativi

  • DAL 152/2024 “Decisione sulle osservazioni pervenute e approvazione del Piano Aria Integrato Regionale (PAIR 2030)”


Definizioni

  • Giorno di controllo 

Lunedì, mercoledì e venerdì nel periodo di validità delle misure emergenziali: 1 ottobre - 31 marzo.

Nel caso il giorno di controllo cada in una festività il controllo si effettua nel primo giorno lavorativo successivo, anche qualora sia disposta la chiusura di Arpae.

  • Misure emergenziali

I provvedimenti emergenziali sono attivati su base provinciale e consistono in misure diversificate a seconda del Comune, secondo l’articolazione territoriale individuata dalla Regione Emilia-Romagna. 

Le misure emergenziali sono attivate a partire dal giorno successivo a quello di controllo e rimangono attive fino al giorno di controllo successivo. 

Se nei giorni di controllo non si verificano i criteri dell’attivazione, non si attiverà nessuna misura.

  • Previsione

La previsione è basata sulla valutazione esperta dell’operatore che si avvale di diversi strumenti quali:

- modello deterministico NINFA: versione regionale del modello chimico di trasporto e dispersione CHIMERE abbinato al modello meteorologico COSMO;

- modulo di post-processamento statistico IBIS: IBIS tiene conto dei dati misurati dalle stazioni di monitoraggio nei giorni precedenti e della previsione deterministica prodotta da NINFA e fornisce una distribuzione di possibili valori di concentrazione; da questa elaborazione si ricava la concentrazione prevista e la probabilità di superamento del valore limite per il giorno di emissione e i due successivi. 

Criteri per l'attivazione
I provvedimenti emergenziali sono attivati nel caso in cui nel giorno di controllo e nei due successivi le previsioni di qualità dell’aria indichino una probabilità non trascurabile di superamento del valore limite giornaliero per il PM10 (50 µg/m3) in almeno una stazione della provincia.

L'emissione del bollettino è improntata sul principio di cautela, pertanto, in un'ottica preventiva, saranno attivati i provvedimenti emergenziali ogni qualvolta non sia possibile escludere l'evenienza di 3 superamenti consecutivi e comunque nel caso in cui il quadro previsionale mostri l'instaurarsi di prolungate condizioni meteorologiche sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti.

Comunicazione del bollettino

Nei giorni di controllo (lunedì, mercoledì e venerdì) viene redatto il bollettino delle misure emergenziali, che in forma graficamente chiara individua i giorni di attivazione delle misure emergenziali nelle diverse province (semaforo rosso/verde). 

Il bollettino è pubblicato sul sito web di Arpae (vai al bollettino) e diffuso via e-mail alla mailing list dei referenti istituzionali e tramite i canali social (Facebook e Twitter) di Liberiamo l’aria. 

In caso di attivazione o revoca dei provvedimenti emergenziali, sul sito web di Arpae è pubblicata una nota informativa.

ultima modifica 2024-04-08T19:30:50+01:00