Startup, green economy e futuro per l'Emilia-Romagna
"Voglio che l´Europa diventi il primo continente della storia a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050": sono state le parole di Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione europea, nell’annunciare il green deal europeo. L’Unione avrà un’economia sostenibile, moderna, efficiente e competitiva.
Lo sviluppo dell’economia verde è stato un obiettivo chiave durante il periodo di programmazione dell’Ue 2014-2020. La nuova programmazione 2021-2027 metterà ancora più enfasi sull’azione per il clima.
In Italia già oltre 3 milioni di lavoratori "green"
La società di consulenza bolognese Nomisma, nell’ambito del progetto europeo Gress, a cui partecipa la Città metropolitana di Bologna, ha redatto una ricerca sul tema “Startup e verde”. Lo studio offre un quadro complessivo delle politiche green attivate a tutti i livelli territoriali per favorire lo sviluppo di una nuova imprenditoria per la sostenibilità. Se l´economia verde è al centro dell´Europa, anche l´Italia si sta attrezzando.
Nel 2018 il numero di posti di lavoro verdi nel nostro paese è stato stimato in 3,1 milioni (13,4% del totale; fonte: Symbola).
In Emilia-Romagna i posti di lavoro verdi sono circa il 15% (seconda dopo il Trentino-Alto Adige). Le startup innovative nel nostro paesesono oltre 11mila (fonte: Reigstro delle imprese), costantemente in crescita e quasi tutte collocate al nord Italia (Lombardia ed Emilia-Romagna in primis) e Lazio. Di queste circa 1.500 sono riconducibili a business green.
Gpp, Cam ed Esco come assi portanti della politica nazionale
Una delle principali misure nazionali per favorire l’economia circolare è certamente quella sugli appalti pubblici verdi (green public procurement, Gpp). Il Gpp è uno strumento volontario, gli stati membri dell’Ue possono determinare in che misura attuarlo. In Italia gli “acquisti verdi” hanno assunto carattere obbligatorio con la legge 221/2015. L’articolo 34 del decreto legislativo 50/2016, successivamente modificato nel decreto n. 56/2017, richiede agli uffici di appalto di contribuire al raggiungimento degli obiettivi ambientali stabiliti dal Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione attraverso i criteri ambientali.
Fig. 1 Imprese green in Emilia-Romagna
Distribuzione delle imprese green nelle province dell´Emilia-Romagna
Fonte: Osservatorio GreenER
Le Esco (energy service company) sono imprese in grado di fornire tutti i servizi tecnici, commerciali e finanziari necessari per realizzare interventi di efficienza energetica. Con il Dlgs 102/2014 sull´efficienza energetica si è fornito uno stimolo chiave allo sviluppo di questo settore, richiedendo alle Esco la certificazione UNI CEI 113525 obbligatoria.
Regione e Città metropolitana verso il consumo di suolo a saldo zero
Nel 2019 l’Emilia-Romagna contava un totale di 6.210 imprese verdi (fonte: Osservatorio della green economy). Di queste, 1.149 aziende (19%) erano nella Città metropolitana di Bologna, seguivano Modena (16%) e Reggio Emilia (13%). La Carta di Bologna delle Città metropolitane (firmata nel 2017) fissa obiettivi più ambiziosi rispetto a quelli europei, come il riutilizzo e riciclo del 60% dei rifiuti urbani, la discarica di massimo il 10% di rifiuti. Il Piano territoriale metropolitano (Ptm) e il Piano urbanistico generale (Pug) mirano a raggiungere entro il 2050 il “consumo zero del suolo” con un attento monitoraggio della pianificazione urbana e l’aumento delle soluzioni basate sulla natura (nature-based solutions, Nbs). L’aumento dei mezzi di trasporto elettrici e delle biciclette sono al centro del Piano di mobilità urbana sostenibile (Pums). Nel 2019 il Comune di Bologna ha rinnovato la sua adesione al Patto dei sindaci per il clima e l’energia con l’impegno a ridurre del 40% le emissioni di anidride carbonica e altri gas serra entro il 2030. Queste sfide rappresentano eccellenti opportunità per la crescita delle imprese coinvolte nell’economia verde. “Di particolare interesse - conclude la ricerca Nomisma - sono le opportunità nei settori dell’imballaggio, agroalimentare e della mobilità, nonché nei settori delle costruzioni/ristrutturazioni e delle energie rinnovabili/efficienza energetica".
Il progetto europeo Green startup support (Gress)
Gress è un progetto europeo del programma Interreg Europe. L’obiettivo è di migliorare le politiche per la competitività delle Pmi rafforzando le capacità di innescare e sostenere la formazione di startup e spin-off sostenibili e competitivi nell’ambito dell’economia verde. La Città metropolitana di Bologna partecipa insieme a partner provenienti da Norvegia, Grecia, Polonia e Bulgaria.
Marino Cavallo, Daniele Cencioni
Città metropolitana di Bologna