La Scuola in natura: Arpae e Unibo per la formazione degli Educatori
Come ogni anno, in concomitanza con l’apertura delle scuole, si sono incontrati nelle giornate del 15 e 16 settembre, 35 partecipanti tra educatrici ed educatori ambientali e coordinatrici pedagogiche per due giorni di confronto e formazione. La sede dell’incontro residenziale è la Fondazione Villa Ghigi di Bologna, Centro di eccellenza per l’Educazione alla sostenibilità. L’incontro rientra nell’ambito del progetto di sistema regionale promosso dal CTR Educazione alla Sostenibilità di Arpae Emilia Romagna accompagnato da una ricerca triennale curata dalla prof.ssa Schenetti Michela del Dipartimento di Scienze dell'Educazione 'Giovanni Maria Bertin' dell'Università di Bologna.
Le potenzialità educative del contatto diretto con la natura sono note e approfondite da oltre un secolo. Stare in natura, fin dalla prima infanzia, è un’occasione di esperienza diretta che collega le persone con i sistemi ambientali, sviluppando conoscenze, empatia, benessere e consapevolezza. Per questo è necessario ripensare radicalmente al rapporto tra ‘dentro’ e ‘fuori’, prima di tutto in ambito scolastico, ripensando e riprogettando luoghi e relazioni a partire dai cortili e giardini scolastici, e favorire l’esplorazione dell’ambiente esterno del territorio di appartenenza anche in ambito extrascolastico.
Il progetto 'La scuola in natura'
Il progetto si è sviluppato in questi anni grazie ai finanziamenti regionali dei Programmi Infeas, L.R. 27/2009. Tema e metodologie educative fanno riferimento al Programma Infeas 2020/22 e in particolare all’Area di azioni integrate 3: Ambiente e ben-essere che si innesca con l’Agenda 2030 e gli specifici SDGs 3 e 11.
Il progetto, che si interessa di bambine/i e ragazze nella fascia d’età 0-13, si rivolge in primo luogo ai responsabili e agli educatori ambientali dei Centri di Educazione alla sostenibilità (Ceas, accreditati dalla Regione), ai coordinatori pedagogici, a insegnanti e collaboratori delle scuole (dal nido alle secondarie di 1° grado), ai dirigenti scolastici e anche alle famiglie. Il progetto prevede altresì il coinvolgimento di amministratori locali, pediatri di comunità, associazioni, biblioteche, cittadini. Gli elementi che caratterizzano le diverse azioni nell’ambito di un corposo lavoro di ricerca con scuole e famiglie fanno riferimento a numerosi obiettivi tra i quali: implementare e consolidare in ambito didattico ed educativo le opportunità offerte dall’ambiente naturale e dal territorio favorendo un contatto quotidiano tra i bambini e la natura. La natura è un contesto potente per il benessere psicofisico di grandi e piccoli e rappresenta dunque anche un’opportunità di prevenzione e promozione della salute.
I Ceas costantemente coinvolti sono 20, distribuiti su tutto il territorio regionale mentre oltre 1000 sono gli insegnanti raggiunti fino ad oggi; durante la due giorni di formazione, si è lavorato sul ruolo degli Educatori alla Sostenibilità ambientale per promuovere l’educazione in natura nelle Scuole di ogni ordine e grado attraverso un proficuo confronto su metodi ed esperienze realizzate. Nella fase finale del percorso, sono stati invitati i tecnici e gli educatori della Fondazione Villa Ghigi e dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna che hanno discusso in merito alle Linee guida per la realizzazione dei Giardini scolastici.