Gelate tardive in agricoltura: a breve il servizio di previsioni
Con l'approssimarsi della primavera, e il risveglio vegetativo delle colture, è necessario tenere monitorato il rischio di forti raffreddamenti notturni. L'apertura delle gemme porta a fasi di sviluppo particolarmente sensibili al freddo. Con inverni miti, che conducono a un risveglio anticipato, e ritorni di freddo primaverili ancora frequenti nei mesi di marzo e aprile, il rischio di compromettere la produzione agricola, soprattutto quella frutticola, rimane elevato. L'anno scorso le gelate di metà marzo e inizio aprile hanno provocato ingenti danni alle colture frutticole, amplificati dall’inverno mite e dalle elevatissime temperature massime verificatesi tra i due eventi; nel 2020 le gelate di fine marzo e inizio aprile hanno provocato danni stimati in 400 milioni di euro.
Gli effetti delle gelate di tipo radiativo, come la maggior parte di quelle che si verificano nel nostro territorio, possono essere contrastati con opportuni sistemi di difesa (es. irrigazione sottochioma). L'attivazione di questi sistemi richiede di conoscere a breve termine (la sera prima) l'entità del raffreddamento notturno previsto.
Arpae fornisce da diversi anni un servizio di previsione a brevissimo termine delle temperature notturne attraverso l'utilizzo di un modello previsionale opportunamente calibrato su alcuni siti rappresentativi della frutticoltura regionale: Vignola (MO), Granarolo Faentino (RA), Martorano (FC), Sasso Morelli (BO), Copparo (FE). Da quest’anno il servizio è disponibile in una nuova grafica.