Rapporto dell'evento dal 17 al 21 ottobre 2024
Dal 17 al 20 ottobre 2024 la regione Emilia-Romagna è stata investita da una sequenza di eventi: tra il 17 e il 18 ottobre flussi atlantici provenienti da sud-ovest hanno causato precipitazioni intense sul crinale appenninico centro-occidentale, tra il 19 ed il 20 ottobre lo spostamento della zona di convergenza fra lo scirocco e le correnti di bora verso i rilievi, ha determinato precipitazioni intense e persistenti inizialmente sulla costa, successivamente sulla collina bolognese, per poi estendersi progressivamente al modenese, fino al piacentino-parmense.
Le intense precipitazioni del 19-20 ottobre, che sulla collina bolognese rappresentano le massime registrate dall’inizio del 1900, cadute su suoli saturi e sull’esaurimento delle piene dei giorni precedenti, hanno generato rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici sui piccoli rii e torrenti collinari, con diffusi fenomeni di erosione, trasporto solido, sedimentazione ed esondazioni improvvise, che hanno impattato sulla viabilità e sui centri abitati, tra cui Bologna, S. Lazzaro, Pianoro, Zola Predosa.
Piene elevate hanno interessato tutti i corsi d’acqua del settore centro-occidentale della regione, con livelli superiori ai massimi storici recentemente registrati a maggio 2023, sul Crostolo, Navile-Savena abbandonato, Samoggia, Lavino, Savena, Idice, Quaderna e Sillaro, con numerose tracimazioni e rotte arginali, che hanno allagato la pianura parmense, reggiana e bolognese. Anche nel tratto vallivo del fiume Reno la piena del 20 ottobre ha superato i massimi storici, con l’entrata in funzione dopo più di 50 anni dello sfioratore laterale nella sezione del Gallo.
Numerose le frane superficiali per scivolamento rapido della coltre lungo i versanti, ma anche le riattivazioni di frane di grandi dimensioni, come quelle di Cà della Torre a Loiano e di Cà di Sotto a San Benedetto Val di Sambro. La mareggiata sulla costa ferrarese ha causato erosioni e danni alle opere di difesa.
La previsione anticipata dell’evento, con l’emissione dell’allerta rossa da parte del Centro Funzionale ARPAE-SIMC e dell’Agenzia di Protezione Civile per il 19 ottobre, ha consentito di mettere in campo il livello più alto di mobilitazione, con numerose evacuazioni preventive, nonché azioni di contrasto all’emergenza, supportate dall’attività di monitoraggio del Centro Funzionale in corso di evento.