Rapporto annuale 2020 qualità dell'aria in provincia di Bologna
Nell’anno 2020 la Qualità dell’Aria nel territorio della Città Metropolitana di Bologna, si è caratterizzata da un lato per una generale riduzione dei livelli degli indicatori dei principali inquinanti gassosi, mentre dall’altro si è osservato un incremento di quelli relativi al particolato aerodisperso.
Probabilmente, nel determinarsi di tale quadro, hanno influito anche gli effetti prodotti dalle misure emergenziali adottate, dalle varie amministrazioni al fine di contenere l’epidemia di Sars-COV-2.
In particolare, la limitazione all’utilizzo dei vari mezzi di trasporto, sembra aver avuto un impatto sulle concentrazione di alcuni inquinanti specifici come gli ossidi di azoto ed il benzene; effetti che sono stati più evidenti nel periodo del cosiddetto “lockdown”, ma che hanno avuto eco anche sulle stime annuali.
A tal proposito si evidenzia come per la prima volta negli ultimi 20 anni, in tutte le stazioni del territorio bolognese è stato rispettato il valore limite annuale per la protezione della salute umana (40 μg/m3) per il biossido di azoto (NO2).
Anche per l’ozono si è registrato un generale miglioramento delle stime dei diversi indicatori rispetto all’anno precedente, anche se, in questo caso, le condizioni meteoclimatiche (una maggior piovosità ed una minore temperatura media del periodo estivo) hanno probabilmente giocato un ruolo determinante in tal senso.
Per quanto riguarda infine il particolato PM10 si è osservato un incremento del numero di superamenti del limite giornaliero, con ben due stazioni che hanno superato la soglia normativa delle 35 giornate. Va però evidenziato che le dinamiche che portano alla formazione e all’accumulo del particolato sono di tipo complesso e chiamano in causa contributi sia di tipo chimico-fisico che meteorologico.