Pubblicato il rapporto annuale di monitoraggio della mobilità 2019
E' stato pubblicato il "Rapporto annuale di monitoraggio della mobilità e del trasporto 2019", che presenta i dati relativi alla situazione della mobilità in Emilia-Romagna, con un quadro completo e organico su politiche, azioni e risultati raggiunti nei diversi settori d'intervento.
Il settore autofiloviario e la mobilità urbana. I viaggiatori sui bus mostrano un andamento in costante crescita: il valore consuntivo 2017 aumenta rispetto l'anno precedente di circa il 2,79%. In termini di passeggeri trasportati per abitante, si registra nel 2018, rispetto al 2012, un incremento del 12,30%, con oltre 295 milioni di viaggiatori. Il rinnovo del parco mezzi regionale ha visto una drastica diminuzione dei pre-euro a vantaggio di classi ambientali meno inquinanti. La composizione del parco mezzi per classe ambientale è la seguente: Euro0 (0,87%), Euro1 (2,21%), Euro2 (20,32%), Euro3 (26,03%), Euro4 (2,86%), Euro5 (11,04%), Euro6 (14,01%), ULEV (1,52%), EEV (16,22%), ZEV (4,94%). Nel corso degli anni si è registrato un significativo aumento dei chilometri di piste ciclabili realizzate nelle aree urbane dei 13 comuni con popolazione superiore ai 50.000 abitanti, passati dai 419 chilometri del 2000 a oltre 1.600 nel 2017 (ultimo dato disponibile), con una rete regionale la cui estensione è stimata in circa 3.800 km.
Il settore ferroviario. Per quanto riguarda il servizio ferroviario, invece, i viaggiatori che quotidianamente sono saliti nel 2018 sui treni del trasporto regionale all'interno della regione Emilia-Romagna, sono risultati nel “giorno feriale medio” invernale, in base alle rilevazioni acquisite, circa 159.100 (nel 2017 erano stati circa 149.300). Nell’intero arco dell’anno sono mediamente quantificabili in circa 47.100.000. A questi valori vanno aggiunti quelli riferiti ai passeggeri che continuano a utilizzare - in crescita, dai dati riscontrati - i treni della “lunga percorrenza” usufruendo del titolo di viaggio denominato “Mi Muovo Tutto Treno”, frutto di un Accordo rinnovato dalla Regione con la Direzione di “Trenitalia passeggeri”, che ha loro consentito l’accesso ai servizi della “lunga percorrenza” a condizioni particolarmente vantaggiose, aggregando pertanto, di fatto, questi treni all’offerta complessiva del trasporto regionale.
L’integrazione tariffaria: il sistema “Mi Muovo”. Proseguito anche nel 2018 l’impegno della Regione, insieme ai gestori dei servizi su bus e ferroviari, per favorire il sistema di tariffazione integrata del tpl “Mi Muovo” e per realizzare l’interoperabilità dell’intero sistema, ampliando i canali di vendita e consentendo una migliore accessibilità dei cittadini ai servizi di trasporto pubblico.
Il settore strade e la sicurezza stradale. Per il settore stradale, nel 2018 sono stati rilevati 1.042.231.449 transiti annuali, in riduzione rispetto all’anno precedente, monitorati da 285 postazioni attive in tutta la regione.
Il settore del trasporto merci. Per quanto riguarda il trasporto merci nel 2018 nel Porto di Ravenna sono state movimentate oltre 26,6 milioni di tonnellate di merci (26.684.341 ton) con un incremento di +0,6% rispetto al 2017 (circa 170 mila tonnellate in più). Elaborando i dati più recenti di ISTAT risulta inoltre che nel territorio dell’Emilia-Romagna le merci movimentate su strada nel 2016 (ultimo dato disponibile) sono in lieve crescita dopo molti anni, raggiungendo circa 211 milioni di tonnellate[1] (vedi tabella che segue), con una crescita di +1,1% rispetto al 2015 . Rispetto invece al trasporto ferroviario delle merci nella nostra regione nel 2018 è rimasto pressoché costante a circa 19,4 milioni di tonnellate, tuttavia è calata di -0,82% la quantità di merci complessivamente movimentata negli impianti regionali passando da circa 20,875 milioni di t nel 2017, a circa 20,7 milioni nel 2018, in funzione del calo dei flussi intraregionali.
Il settore aeroportuale. Per il settore aeroportuale, invece, nel 2018, con 8.893.672 passeggeri, il traffico aereo in Emilia-Romagna ha registrato un nuovo leggero aumento rispetto all’anno precedente, con quasi il 3% di crescita, confermando il trend positivo già avviato nel 2014. Ciò è dovuto alla crescita degli scali di Rimini (+0,8%) e Bologna (+3,8%), nonostante la diminuzione dei passeggeri transitati dallo scalo di Parma (-51,1%). Gli scali di Bologna e Rimini hanno quindi compensato per ora sia le ulteriori perdite dello scalo di Parma che la totale inattività al servizio commerciale dell’aeroporto di Forlì.