L´inganno del Pil ci lascia con povertà e disoccupazione
Povertà, diseguaglianze, disoccupazione, ambiente e messa in sicurezza delle infrastrutture. Lo sviluppo sostenibile è l´unico modello degno di essere realizzato, ma ciò richiederebbe un cambio radicale nella progettazione.
Il professor Enrico Giovannini, ex presidente Istat, già ministro del Lavoro nel Governo Letta e dal 2016 portavoce ASviS, spiega:
"... La discussione su come ´andare oltre il Pil´, che ormai data dal 2004, da quando a Palermo organizzammo come Ocse il primo forum su questo argomento, ha dimostrato in modo inequivocabile che il Pil di per sé è un indicatore sbagliato anche per misurare il benessere economico dal punto di vista delle persone. (...) Nel 2017 il Pil italiano è cresciuto dell´1,5% circa. Il reddito disponibile delle famiglie, cioè quel reddito che va a migliorare la condizione delle famiglie stesse, è invece aumentato solo dello 0,6%. (...) In un mondo globalizzato, caratterizzato da grandi migrazioni e in cui l´innovazione tecnologica tende a concentrare il reddito e la ricchezza nelle mani dei già ricchi, un aumento del Pil non necessariamente si riflette in un miglioramento di condizioni di vita della popolazione. Quindi, se vogliamo capire come evolve il benessere, anche solo economico, delle persone non può bastare il Pil. (...) il benessere delle persone non è fatto solo dal reddito, ma dalle condizioni ambientali, dalle condizioni sociali, dalla sicurezza e da altri temi che sono stati presi in considerazione all´interno degli indicatori del Bes (Benessere equo e sostenibile), l’iniziativa che sviluppammo all´Istat nel 2010 quando ero presidente e che, a partire dal 2013, fornisce un rapporto annuale sullo stato del benessere del nostro Paese. (...)"
Si può prendere visione dell´intervista integrale rilasciata da Giovannini al Meeting di Rimini.
In Ecoscienza 2/2010 "Oltre il Pil. Economia e ambiente" è stato trattato un approfondimento sulla necessità di muoversi oltre il Pil.