Incendio al centro Le Vele di San Prospero Martorano (Pr)
L´incendio scoppiato la mattina del 6 agosto nel centro commerciale Le Vele a San Prospero (Pr) e che ha coinvolto un magazzino di circa 2.000 metri quadrati è stato definitivamente spento nel corso dei giorni successivi dai Vigili del Fuoco.
Le verifiche di Arpae si sono protratte per la durata dell´incendio tramite un campionatore automatico (pompa ad alto volume) e hanno riguardato tre campionamenti in giornate diverse, l’ultimo dei quali di 24 ore è stato effettuato ad incendio completamente spento per valutare il fondo presente in zona. I filtri campionati sono stati inviati ai laboratori di Reggio Emilia e Ravenna ove ora sono in corso le analisi.
Il materiale bruciato era costituito da bancali in legno su cui erano confezionate lattine in alluminio e in cartoni, avvolti con termoplastica.
Vista la tipologia del materiale bruciato si sono effettuati vari campionamenti.
Per quanto riguarda i metalli, da una prima serie di risultati, i metalli principali quali nichel, piombo, cadmio, arsenico e stagno risultano nettamente inferiori ai limiti previsti dalla normativa sulla qualità dell´aria, come media annuale.
Altri composti ricercati, come in tutti i casi di incendio, sono state le diossine (Pcdd): nel caso dell´incendio di Martorano, anche la concentrazione di diossine rilevata nella postazione fino ad oggi è sempre rimasta notevolmente inferiore al range di riferimento per le aree urbane di 0,04 – 0,30 pg/m3 I-TE suggerito dall’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità).
Negli stessi campioni sono stati rilevati gli idrocarburi policiclici aromatici (Ipa), composti formati da 2 o più anelli aromatici che derivano prevalentemente dalla combustione incompleta di materiale organico. La concentrazione di IPA totali misurata massima è pari a circa 0,80 ng/m3, tra i quali 0,004 ng/m3 di benzo[a]pirene, conosciuto per i suoi possibili effetti cancerogeni e per il quale è previsto un valore limite come media annuale pari a 1 ng/m3 per la qualità dell’aria.
Questi ultimi composti (gli Ipa e in special modo il benzo[a]pirene) possono essere posti principalmente in relazione alla presenza di bancali di legno combusti. Alcuni Metalli oltre che normalmente presenti nelle combustioni possono essere valutati alla luce della presenza della banda stagnata all’interno del magazzino. Mentre i restanti composti organici sono tipici della combustione non controllata di materiale organico, sia immagazzinato che della struttura in oggetto.
Discorso a parte è quello delle diossine che sono state misurate a scopo precauzionale non avendo, al momento del sopralluogo, evidenza certa di composti in grado di produrle.
Si attendono i risultati finali del laboratorio per la verifica complessiva della situazione.
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