Diga di Pavana, proseguono bonifica e rimozione dei depositi di fango
Una nuova legge regionale in arrivo per disciplinare le concessioni idroelettriche, comprese quelle sui grandi invasi, e attuare la delega di competenze concessa dallo Stato in questa materia. Fisserà regole rigorose, capaci di assicurare una gestione a regola d´arte, sostenibile, sicura ed efficiente delle dighe presenti in Emilia-Romagna.
Lo ha annunciato questa mattina l'assessora regionale all’Ambiente, Irene Priolo, intervenuta in Commissione Ambiente e Territorio e Mobilità dell'Assemblea legislativa per l'audizione di Enel Green Power sugli eventi legati allo svaso della diga di Pavana dello scorso 28 luglio, quando un consistente rilascio di sedimenti nel torrente Limentra di Sambuca, nel bolognese, ha causato forte torbidità delle acque, moria di pesci per la riduzione della concentrazione di ossigeno e danni all'intero ecosistema fluviale.
"Serve concludere al più presto le verifiche e le azioni necessarie per la bonifica dei luoghi interessati dallo svaso, così come le operazioni subito attivate per la rimozione dei depositi di fango nell'alveo del corso d'acqua- afferma Priolo-. Al tempo stesso, Arpae è impegnata in misurazioni aggiuntive e indipendenti rispetto a quelle condotte da Enel, in un lavoro che vede l'Agenzia regionale di prevenzione ambientale impegnata in una stretta collaborazione con il Ministero dell'Ambiente e la Procura della Repubblica".
L'assessora ha quindi ricordato l'esposto presentato dalla Regione lo scorso 5 agosto per accertare le responsabilità dell'accaduto, insieme alla richiesta d'intervento del Ministero dell'Ambiente per l'avvio dell'azione finalizzata al riconoscimento del danno ambientale. "La Regione non fa sconti a nessuno, nemmeno a sé stessa- prosegue Priolo-. In seguito allo svaso, ha agito sul piano amministrativo in modo tempestivo, attento, rigoroso, attivando tutti gli strumenti normativi a propria disposizione. Lo stesso rigore sarà applicato in futuro nel disciplinare le concessioni sulle grandi derivazioni, che saranno oggetto di una nuova legge regionale in materia".
"Al centro del dibattito- chiude l’assessora- porremo il tema delle manutenzioni delle dighe: devono diventare più frequenti perché sono fondamentali per la buona gestione dell'invaso. Nello scrivere la nuova legge saremo inflessibili perché ne va della qualità dell'ambiente della sicurezza delle comunità. È questa la strada da seguire per evitare che quanto già avvenuto possa ripetersi in futuro".
Cosa è accaduto a Pavana
Lo scorso 28 luglio, nell'ambito della fase conclusiva delle operazioni di svaso della diga di Pavana effettuate da Enel Green Power, si è verificato un rilascio ingente di sedimenti sul torrente Limentra di Sambuca, eccedente il quantitativo previsto nel Piano operativo presentato da Enel.
I sedimenti fuoriusciti dalla diga hanno determinato una forte torbidità delle acque e una riduzione dell'ossigeno che ha comportato una moria di pesci, oltre a evidenti problematiche generate all'intero ecosistema.
Un primo sopralluogo effettuato da Arpae, nelle fasi immediatamente successive al riversamento, ha permesso di verificare che la torbidità si è propagata fino al fiume Reno nella località Riola Ponte di Grizzana Morandi (Bo).
Il 5 agosto scorso la Regione Emilia-Romagna ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica per accertare la responsabilità dei danni e i relativi risarcimenti. Ha inoltre attivato la procedura di riconoscimento del danno ambientale, prevista dal Codice dell'ambiente in capo al Ministero.
(Fonte Regione Emilia-Romagna)