Dall'impatto delle esondazioni alla bonifica dei suoli alluvionati
Si terrà a Palazzo Sersanti di Imola, il convegno dal titolo “Dall'impatto delle esondazioni alla bonifica dei suoli alluvionati”, organizzato dall’Accademia nazionale di Agricoltura dal 2 al 4 luglio 2024.
L’appuntamento fa parte della 17° edizione delle Giornate scientifiche e culturali di Imola e quest'anno avrà come obiettivo quello di porre l’attenzione sulle problematiche che si sviluppano nel comparto agro-forestale, sul tessuto sociale e su quello economico nei territori colpiti da alluvioni.
A poco più di un anno dall'alluvione che ha colpito la regione Emilia-Romagna le stime sui danni edilizi sono attendibili, mentre per quanto riguarda le conseguenze negative che si abbattono su altri ambiti sono difficili da quantificare in tempi brevi e con un certo margine di certezza. La necessità di controlli e miglioramenti delle strutture idrauliche e agrarie si rendono sempre più necessari, anche in vista del cambiamento climatico che si sta verificando. Le giornate di studio mirano a fare il punto sull'impatto delle frane e delle alluvioni e a valutare l'efficacia delle azioni di ripristino delle strutture idrauliche e dei terreni alluvionati, oltre a considerare i nuovi scenari derivanti dalla direttiva europea sul monitoraggio della salute del suolo.
Il programma del convegno è fitto di interventi e partecipato da numerose personalità di spicco, con responsabilità diretta sulla gestione del territorio e competenze nell’ambito delle scienze e delle tecnologie agroalimentari.
Arpae condurrà la sessione pomeridiana del giorno 2 luglio, dedicata "Acque superficiali e sotterranee: dall'accesso alla carenza". Interverranno: Daniela Lucchini, presidente Centro italiano studi di biologia (Cisba); Marco Marcaccio dell'Unità monitoraggio stato ambientale acque sotterranee; Cinzia Alessandrini, responsabile dell'Osservatorio Clima; Paolo Spezzani dell'Unità pianificazione risorsa idrica; Gabriele Bardasi ed Emanuele Dal Bianco dell'Unità infrastrutture tutela risorsa idrica; Silvia Franceschini dell'Area prevenzione ambientale ovest di Reggio Emilia e Cristina Mazziotti, responsabile della Struttura oceanografica Daphne.
Maggiori dettagli sugli interventi e sullo svolgimento dei lavori delle giornate nel programma del convegno.