Campagna di rilevamento della qualità dell'aria - RE-Autostrada A1
L'obiettivo è stato quello di monitorare i livelli di inquinamento in prossimità dell’autostrada in modo da poter valutare gli effetti di una sorgente lineare. Questa campagna di monitoraggio rappresenta il proseguo della precedente indagine svolta nel medesimo punto nel periodo invernale (gennaio 2019). L’analisi congiunta dei dati rilevati nel periodo invernale ed estivo permetterà di descrivere in modo esaustivo l’impatto dell’autostrada sul territorio reggiano in termini di qualità dell’aria. In questa indagine estiva è stato posizionato un laboratorio mobile anche a fianco della Tangenziale di Reggio Emilia, in corrispondenza della sede della Croce Rossa. Inoltre, è stata aggiunta della strumentazione a fianco dell’A1 per la rilevazione di inquinanti speciali quali il Black Carbon e il contatore ottico di particelle. Lo studio completo verrà pubblicato nel 2020 in seguito ad una analisi approfondita di tutti i dati raccolti, che verrà effettuata insieme al Servizio Mobilità e Ambiente del Comune di Reggio Emilia che ha commissionato questo studio.
L'area individuata è situata in adiacenza al sedime autostradale in zona Mancasale, nella zona interclusa fra la linea ferroviaria AV a nord e l’autostrada a sud, a pochissimi metri dal piano stradale e alla stessa quota.
Ciò che emerge da una prima comparazione dei risultati raccolti da questa indagine è che per quanto riguarda il particolato PM10 e PM2.5 non vi sono differenze significative fra le diverse postazioni prese a raffronto: infatti, la buona dispersione atmosferica fa sì che i valori siano uniformi. Rispetto al periodo invernale le concentrazioni medie di PM10 risultano, ovviamente, notevolmente inferiori, praticamente dimezzate.
Discorso completamente diverso, invece, per gli ossidi di azoto, emessi principalmente dal traffico veicolare: per questo inquinante si rilevano differenze sostanziali fra le tre postazioni prese a raffronto. La concentrazione media di NO2 nel mese di agosto risulta essere pari a 21 µg/m3 in V.le Timavo, 35 µg/m3? in Tangenziale e 46 µg/m3? in Autostrada. In altri termini, le concentrazioni di NO2 a ridosso dell’asse stradale risultano essere proporzionate ai volumi di traffico. Questa condizione non era risultata così evidente nell’indagine svolta nel periodo invernale, poiché in tale stagione in Pianura Padana le condizioni meteorologiche generano un elevato ristagno di inquinanti rendendo i valori di concentrazione elevati e più uniformi su tutto il territorio.
Analizzando anche gli andamenti orari, in particolar modo del monossido di azoto, si osservano in autostrada picchi molto elevati fra le 6 e le 7 del mattino, più marcati nei primi giorni della settimana. I valori orari rilevati in tangenziale di biossido di azoto presentano valori massimi molto più simili all’autostrada nei giorni feriali, mentre nel week-end hanno valori molto più contenuti e simili alla circonvallazione urbana.
Si può, quindi, concludere che l’immediata vicinanza della strumentazione alle sedi stradali ha permesso di quantificare le concentrazioni di inquinanti che si generano nei pressi di queste due grandi arterie stradali. Per ulteriori approfondimenti si rimanda alla relazione complessiva che verrà prodotta prossimamente.
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