“Progettare spazi inclusivi all’aperto": il manifesto del corso

Il documento coniuga pedagogia e architettura, per creare luoghi di apprendimento all’aperto e accessibili a tutta la comunità
(7/6/2024)

Inclusione, comunità come responsabilità, accessibilità come garanzia, gioco e apprendimento come approccio trasversale, Universal Design come guida, oltre a educazione e salute come priorità, formazione e consapevolezza come spinta innovativa: sono tra i principi esposti nel Manifesto del corso “Progettare spazi inclusivi all’aperto”, presentato durante il seminario “Spazio e voce alle idee” dello scorso 7 maggio.

Il manifesto vuole essere uno strumento di riflessione e azione condivisa per ricordare gli elementi essenziali, per la progettazione di spazi all’aperto che possano dirsi inclusivi e accessibili, a conclusione del corso di alta formazione di Unibo realizzato con la collaborazione di Arpae.

ProgettarespaziinclusiviallapertoManifestoULTIMA.jpgUn’occasione di dialogo tra pedagogia e architettura, volta a presentare i project work che hanno preso forma durante il corso, in cui la progettazione partecipata è stata posta al centro di ogni proposta in quanto processo essenziale per dare o ridare vita a spazi intesi come luoghi di apprendimento, aperti e diffusi, a disposizione della comunità.

Particolare attenzione è stata posta a: sostituzione di arredi esterni nell'ambito di alcuni servizi educativi già in funzione; progettazione di un nuovo polo 0-6, di un polo di aggregazione diffuso e di una scuola secondaria; riprogettazione di giardini educativi e scolastici resi inagibili dalla scorsa alluvione.

 

 

Il testo del Manifesto è stato redatto da Michela Schenetti ed è avallato da: Comune di Bologna - Zerodiciotto; Arpae e Regione Emilia-Romagna; Rete Nazionale delle Scuole all’Aperto; Associazione Le Passeggiate di Agata.


Per approfondire:

ultima modifica 2024-06-05T13:38:57+01:00