Il biomonitoraggio sfrutta la sensibilità e la reattività di organismi alle condizioni ambientali, in particolare all’inquinamento da gas fitotossici, all’eutrofizzazione e ai cambiamenti climatici e fornisce informazioni complementari della risposta di alcuni sistemi biologici alla pressione complessiva di più tipi d’inquinanti, consentendo di rilevare, su organismi viventi, gli effetti dell’azione sinergica di diversi tipi di inquinanti in concentrazioni anche inferiori ai limiti di legge.
L’uso dei licheni epitafi come bioindicatori è una pratica consolidata e diffusa che - integrando le misure eseguite, ad esempio, da strumenti automatici della rete di monitoraggio della qualità dell’aria - consente di valutare lo stato ambientale studiando gli effetti degli inquinanti atmosferici su organismi viventi.
Nello specifico, per valutare la qualità dell’aria di un’ampia area rappresentativa delle varie tipologie di sistemi ambientali artificiali e naturali presenti sul territorio ravennate, è utilizzato ’Indice di Biodiversità Lichenica (I.B.L.).
Nel sito sono scaricabili la relazioni periodiche, redatte in occasione del monitoraggio quinquennale contenente la mappa con l’indicazione del IBL calcolato.