Il punto di vista delle organizzazioni agricole

Stefano Masini, Secondo Scanavino, Alessandro Pantano (Ecoscienza 2/2015)

application/pdf coldiretti_cia_confagri_es2015_2.pdf — 131 KB

Non ci sono dubbi sul fatto che l’attività agricola e zootecnica contribuiscano all’impatto dei nitrati nel suolo e nelle acque, tuttavia i recenti risultati dello studio condotto da Ispra hanno consentito di dimostrare che il settore zootecnico non è il principale responsabile dell’inquinamento da nitrati. Queste evidenze influenzeranno la revisione delle aree vulnerabili ai nitrati attualmente in corso in Italia rideterminando la perimetrazione dei carichi inquinanti attribuibili ai diversi settori civili e produttivi. Su questi temi abbiamo chiesto il parere di alcune organizzazioni di settore.

ultima modifica 2022-03-17T21:51:18+01:00