Economia ambientale
L'economia ambientale si occupa di quelle risorse che, poiché disponibili in quantità limitata e prive di prezzo, non vengono considerate correttamente (dal punto di vista dell'allocazione e misurazione) dal tradizionale meccanismo di mercato. Si pensi all´aria, ai mari, alla capacità assimilativa dell´ambiente: risorse che non sono oggetto di transazione sul mercato poichè considerate erroneamente illimitate. Il sistema di mercato fallisce infatti nei confronti delle risorse ambientali, in quanto sono considerati beni comuni e/o beni pubblici e non esistono su di essi attribuzioni immediate di diritti di proprietà.
Arpae supporta la Regione Emilia-Romagna nell’adozione di scelte strategiche ambientalmente sostenibili curando la realizzazione dei rapporti ambientali di Vas di piani e programmi regionali e supportando la pianificazione regionale.
È necessario quindi cercare attribuire valore al capitale economico, capitale umano e capitale naturale proprio perché non è più ipotizzabile una separazione dicotomica tra sistema ambientale e sistema economico.
Risulta pertanto imprescindibile andare oltre al valore attribuito al PIL, perseguire non solo obiettivi di tipo quantitativo, ma anche di tipo qualitativo, di equità sociale, di natura redistributiva (infragenerazionale), di equità intergenerazionale, volte a garantire alle generazioni presenti e future la possibilità di soddisfare i propri bisogni. Si parla pertanto di sviluppo economico sostenibile (teoria dei limiti allo sviluppo).
Partendo dalla critica al modello della crescita e dello sviluppo, queste tipologie di modello studiano come mantenere un sistema economico lungo un sentiero il più possibile regolare e sostenuto, indicando quindi un processo di cambiamento tale per cui lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti, l'orientamento dello sviluppo tecnologico e i cambiamenti istituzionali siano resi coerenti con i bisogni futuri oltre che con gli attuali.