Affrontare la crisi energetica, le proposte Snpa

A Ecomondo si è svolto il primo evento preparatorio in vista della Conferenza del Sistema nazionale di protezione dell'ambiente
(9/11/2022)

Affrontare la crisi energetica, integrando la necessità urgente di rispondere all’emergenza senza perdere di vista l’orizzonte della transizione ecologica di lungo periodo. Questi i temi affrontati nel corso di un evento di Snpa che si è tenuto mercoledì 9 novembre 2022 a Ecomondo (Rimini), primo appuntamento preparatorio alla seconda Conferenza nazionale Snpa che si terrà nel 2023.

Partendo dalle domande che la situazione nazionale e internazionale pone su disponibilità e costi delle fonti energetiche (in particolare il gas naturale), il Sistema nazionale di protezione dell’ambiente ha voluto fortemente avviare il confronto con il mondo imprenditoriale e con i vari livelli di governo per favorire soluzioni condivise. Un tema in primo piano riguarda le richieste delle imprese di sostituire il metano con altre fonti energetiche per abbattere i costi. Questo comporta una discussione sui provvedimenti e le possibili deroghe da applicare sulle autorizzazioni ambientali in essere.

Come ha sottolineato nella presentazione dell’incontro il presidente di Ispra e Snpa, Stefano Laporta, la situazione attuale evidenzia rischi per la tutela ambientale, ma allo stesso tempo deve tradursi anche in opportunità per un futuro più sostenibile.

L’urgenza di rispondere allo shock che le imprese stanno affrontando è stata evidenziata da Marco Ravazzolo (responsabile Area Ambiente di Confindustria), che ha voluto comunque ribadire che gli obiettivi di decarbonizzazione non sono in discussione, sollecitando pertanto l’autorizzazione di impianti rinnovabili e sistemi di accumulo da tempo fermi e un ulteriore stimolo ai processi di sviluppo dell’economia circolare.

I provvedimenti messi in campo da Arera per rispondere a una situazione non prevedibile sono stati illustrati dal suo presidente Stefano Besseghini: riduzione dei consumi e richieste forti di intervento da parte di imprese e cittadini hanno richiesto un intervento rapido.

Stefano Ciafani (presidente di Legambiente) ha invitato a non perdere la bussola individuata dall’Unione europea con i percorsi di Green deal, Next generation EU e Repower EU. L’Italia deve quindi adeguarsi ai nuovi obiettivi, mettendo in campo con decisione azioni che liberino dalle fonti fossili. Tra i passi da compiere con urgenza c’è anche la piena operatività del Snpa, attraverso l’approvazione dei decreti attuativi ancora fermi nonostante le numerose sollecitazioni.

L’integrazione delle tematiche ambientali ed energetiche, un aspetto fondamentale per non perdere di vista tutti gli aspetti in gioco, è stato al centro dell’intervento di Laura D’Aprile (capo Dipartimento per la transizione ecologica e gli investimenti verdi del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica). Le deroghe alle imprese devono essere temporanee e prevedere controlli intermedi per verificare se sussistono le condizioni per mantenerle. La risposta alla crisi richiede quindi un rafforzamento delle strutture che devono effettuare tali valutazioni.

Alla necessità di accelerare la transizione ha richiamato anche Gilberto Dialuce (presidente Enea): un percorso che deve coniugare gli aspetti tecnologici innovativi a nuovi modelli economici fondati sulla circolarità.

La situazione attuale, ha sottolineato Daniel Martin-Montalvo (Agenzia europea per l’ambiente), va inquadrata nell’ambito più ampio delle sfide ambientali e climatiche che il sistema deve fronteggiare.

Gli interventi di Giuseppe Bortone (direttore generale Arpae Emilia-Romagna) e Marco Lupo (direttore generale Arpa Lazio e vicepresidente Snpa) hanno infine sollevato la necessità di definire un quadro chiaro che contemperi tutti gli interessi in gioco, dalla sicurezza delle produzioni alla tutela dell’ambiente e della salute. Il sistema dei controlli sarà fondamentale in un contesto di emergenza contingente. Il rafforzamento del sistema delle agenzie ambientali è quindi imprescindibile sia per l’immediato, sia per garantire la sostenibilità in una prospettiva di lungo periodo: rafforzare le agenzie ambientali significa rendere più efficienti i procedimenti autorizzatori e accelerare le soluzioni per la transizione ecologica e la crisi energetica. Per questo è importante che si superi lo stallo relativo all’approvazione dei decreti relativi ai Lepta (livelli essenziali di prestazioni tecniche ambientali) e agli ispettori ambientali.

Al termine dell’incontro, è stato presentato un documento Snpa che inquadra la situazione, pone domande e offre alcune possibili strade da intraprendere per affrontare al meglio l’emergenza in corso.

Gli interventi sono stati introdotti e moderati da Romina Maurizi, direttrice responsabile di Quotidiano Energia.

Il secondo evento preparatorio alla Conferenza nazionale Snpa si terrà a Roma il 16 marzo 2023 e sarà dedicato al mondo dell’informazione e della comunicazione ambientale.

ultima modifica 2022-11-28T20:30:31+01:00