La gestione dei rifiuti in Emilia-Romagna, report 2024
Anche quest’anno il report "La gestione dei rifiuti in Emilia-Romagna", elaborato da Arpae e Regione Emilia-Romagna, offre ai cittadini, agli amministratori e agli operatori il quadro della gestione dei rifiuti in Emilia-Romagna e consente di verificarne i risultati valutandone i punti di forza e di debolezza.
I dati del rapporto confermano un sistema regionale efficiente e lanciato verso il raggiungimento degli obiettivi fissati dal Piano regionale di gestione dei rifiuti e per la bonifica delle aree inquinate.
Per quanto riguarda i rifiuti urbani, nel 2023 in Emilia-Romagna ne sono stati prodotti in totale 2 milioni 860 mila tonnellate, corrispondente a una produzione pro capite di 639 kg/ab, in aumento rispetto al 2022 (+1,8%). A fronte di questo leggero aumento nella produzione si rileva un sensibile incremento della raccolta differenziata, che si attesta al 77,2%, dato in linea con la pianificazione regionale e ampiamente al di sopra della soglia del 65% prevista come obbligo normativo nazionale. Oltre il 40% dei Comuni della regione ha raggiunto il proprio obiettivo di raccolta differenziata. Da sottolineare, sempre in tema di differenziata, la media dell’84,4% conseguita nei territori in cui si applica il principio “Chi inquina paga”, attraverso i diversi sistemi di tariffa/tributo puntuale. Altro tema centrale è poi il conferimento in discarica dei rifiuti urbani indifferenziati che si attesta allo 0,62%.
Il tasso di riciclaggio ha visto il raggiungimento nel 2023 del 59%, in linea con le prospettive che indicano un obiettivo al 2027 del 66%.
I rifiuti speciali prodotti nel 2022 (anno a cui si riferiscono i dati contenuti nel rapporto) sono stati complessivamente 14.794.000 tonnellate (per il 94% rifiuti non pericolosi), di cui oltre 6 milioni di tonnellate derivanti da costruzione e demolizione. Il 79% dei rifiuti speciali gestiti è stato avviato a operazioni di recupero di materia.
Il sistema impiantistico regionale è molto articolato (conta circa 1.440 impianti finalizzati al recupero di materia, al recupero di energia, all’incenerimento, al compostaggio ecc.) ed è in grado di soddisfare completamente il fabbisogno di trattamento e smaltimento dei rifiuti prodotti.
I dati confermano l’efficienza della Regione e il suo impegno per un’economia sempre più circolare, dove gli scarti si fanno materia prima seconda per nuovi cicli di produzione.