Incendio di Faenza, primi riscontri su campioni di alimenti
Ausl Romagna ha diffuso i primi riscontri del monitoraggio sulle matrici alimentari a seguito dell’incendio alla Lotras System di Faenza. Non si riscontrano criticità nei risultati delle analisi relative ai metalli pesanti, mentre sono ancora in corso le analisi su altri inquinanti.
Tra le matrici vegetali è stato privilegiato il campionamento di colture foraggere e di prodotti ortofrutticoli destinati all’alimentazione umana presenti in campo o raccolti nel periodo dell’incendio e quindi potenzialmente esposti alla deposizione atmosferica degli inquinanti: erba medica, sorgo, verdura a foglia larga, frutta a buccia non liscia quali albicocche, pesche e pere (23 campioni complessivi). In considerazione della larga dispersione della colonna di fumo, il campionamento è stato eseguito ad ampio raggio, a partire dalle zone circostanti il luogo dell’incendio in varie direzioni, verso Brisighella, Solarolo, Russi, Cotignola, Forlì.
Oltre alle matrici vegetali si è proceduto anche al campionamento di matrici di origine animale presso due impianti di macellazione, prelevando 8 campioni di polmone, di milza e di grasso in altrettanti suini provenienti da allevamenti dei territori di Faenza, Russi e Imola. Inoltre, è stato sottoposto a prelievo anche il latte in due allevamenti rurali bovini.
Le analisi sono state effettuate presso il laboratorio di Bologna dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna, e sono state confrontate con campioni di controllo non esposti all’incendio.
Il monitoraggio completo prevede le seguenti indagini:
- Determinazioni di metalli in tutte le matrici vegetali e in quelle animali (latte e campioni di polmoni e milza dei maiali) (completate)
- Determinazioni di diossine in 11 campioni vegetali e nei campioni di latte e del grasso di maiale (analisi in corso)
Il presente rapporto è preliminare poiché sono al momento disponibili solo una parte dei risultati analitici
Per quanto riguarda dunque le analisi sui metalli, per tutti i campioni, sia di matrici vegetali sia animali, la concentrazione è risultata significativamente inferiore ai valori previsti dalle normative e non si osservano differenze significative con i campioni prelevati prima dell’incendio.
I dati devono peraltro essere valutati tenendo presente che l’area di indagine in cui sono stati prelevati i campioni è un’area fortemente antropizzata, caratterizzata da un’agricoltura di tipo intensivo, dalla presenza di traffico veicolare e di numerose emissioni da attività produttive.
Fonte: Ausl Romagna
La relazione completa sui primi riscontri (.pdf)
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